Grumman F-14 Tomcat

 

Progettato per proteggere la portaerei della Marina statunitense, l'F-14 è stato per oltre vent'anni il migliore intercettore a lungo raggio del mondo, e di recente ha acquisito una potente capacità aria-suolo.

Avanguardia della difesa aerea della Marina statunitense, il Grumman Tomcat è uno dei più potenti intercettori del mondo. Il suo sistema di controllo del tiro AWG-9, unito al formidabile missile aria-aria AIM-54 Phoenix, gli dà un'ineguagliata capacità di intercettare ed ingaggiare bersagli a lunghissima distanza. Gli squadron dell'US Navy equipaggiati con i Tomcat sono considerati un'elite nell'elite e hanno sostenuto il vitale ruolo di protezione dei gruppi di battaglia delle portaerei con estrema affidabilità ed efficacia per oltre vent'anni. Un nuovo capitolo della vita operativa dell'F-14 si è aperto da poco, in quanto ora gli F-14 assolvono compiti di attacco al suolo e di bombardamento di precisione.

La Grumman intendeva produrre un caccia capace di superare in combattimento aerei come i sovietici MiG-21 e MiG-23, e riuscì a realizzare una macchina dotata di un'agilità nettamente superiore rispetto all'F-4 Phantom che doveva sostituire.

Sebbene oggi possa essere superato in combattimento manovrato da caccia più moderni e progettati allo scopo, il Tomcat rimane senza rivali nella sua capacità di distruggere bersagli multipli ad una distanza ineguagliabile. Può abbattere bombardieri prima che essi possano lanciare le loro armi, o caccia prima che essi giungano a distanza ravvicinata dalle navi.

Così come molti altri aerei il Tomcat ha vizi oltre che virtù: allo sviluppo ed allo schieramento dell'F-14 si sono mescolati trionfi e tragedie.

I problemi che afflissero a lungo le turboventole TF30 dell'F-14 portarono a limitazioni operative dopo la perdita di circa quaranta velivoli, alcuni durante le prove di vite. Queste difficoltà furono infine superate solo con l'adozione dei motori F110 per F-14A (plus), F-14B e F-14D, la cui produzione è stata oggi radicalmente ridimensionata. La Grumman (oggi Northrop Grumman) ha molta fiducia comunque in questi aerei rinnovati e sta lottando perché vengano accettate nuove versioni multiruolo del Tomcat.

Quali che siano gli sviluppi futuri, gli utilizzatori del Tomcat stanno oggi assaporando una sorta di seconda giovinezza. La fine della guerra fredda aveva portato ad una dolorosa contrazione dello schieramento dei Tomcat, con lo scioglimento di molti gruppi di volo 'storici'. Questa ristrutturazione è oggi finalmente terminata e le unità sopravvissute sono impegnate in un ruolo sempre più vitale e variegato nelle operazioni navali statunitensi.

Essere un pilota od un RIO (Radar Intercept Officier), un operatore d'intercettazione radar, a bordo di un F-14 è di nuovo un compito estremamente importante e di grande soddisfazione, ed il morale è ritornato alto.

«Il 'Cat'», dicono gli equipaggi del Tomcat, «è ritornato!».

 

L'F-14 Tomcat è armato con una formidabile combinazione di missili aria-aria. Essi gli danno una grande flessibilità contro obiettivi di ogni tipo, in combattimento ravvicinato o ingaggiando bersagli a grande distanza, oltre l'orizzonte.

L'arma principale del Tomcat è il missile a lunga gittata AIM-54 Phoenix, la prima arma aria-aria progettata per ingaggiare simultaneamente più bersagli, compresi bombardieri, caccia e persino missili. Il missile utilizza un radar a guida attiva per attaccare il bersaglio nelle fasi finali ed un sistema di guida a traiettoria aggiornabile; è quindi necessario che l'obiettivo venga 'catturato' dal radar AWG-9 e, una volta che il missile è giunto nel raggio di 23 km circa dal bersaglio, entra in azione il radar DSQ-26 del Phoenix per l'azione finale. Esso può essere lanciato da una qualunque delle sei stazioni dalla velocità minima a Mach 1.6, fino a 15'000 m, e da 0 a 6.5 g. La versione attuale è la AIM-54C dotata di un nuovo ricetrasmettitore con elettronica allo stato solido nella testa cercante, un discriminatore dei bersagli migliorato. Così sono migliorate anche le contro-contromisure elettroniche (ECCM).

Sul medio raggio il Tomcat utilizza il missile AIM-7 Sparrow a guida semiattiva. Ciò richiede che il bersaglio venga costantemente 'illuminato' dal trasmettitore ad onda continua del radar AWG-9 finché il missile non giunga sul bersaglio. Solo un AIM-7 alla volta può essere guidato e può essere ingaggiato un obiettivo alla volta. I primi Tomcat utilizzavano l'AIM-7E-2, che fu seguito dall'AIM-7F con elettronica allo stato solido. La versione concorrente è l'AIM-7M, entrata in servizio nel 1987. Esso ha un apparato di ricerca ad impulso singolo che è molto più difficile da individuare e da ingannare, ed è così più efficace in un ambiente di guerra elettronica. Inoltre utilizza un processore di segnali digitale.

Per il combattimento ravvicinato, l'F-14 usa il missile AIM-9 Sidewinder con ricerca a raggi infrarossi. I primi F-14 portavano gli AIM-9H/J, che nel 1979 furono seguiti dall'AIM-9L. Questo può ingaggiare un bersaglio anche di fronte, evitando di dover manovrare, esponendosi al fuoco dell'avversario. Inoltre ha un DBFF (Directional Blast Fragged Fuse), una spoletta a frammentazione con scoppio direzionale verso il bersaglio, che equipaggia anche gli ultimi AIM-54 e AIM-7. La versione attuale è l'AIM-9M del 1982. Questa ha maggiori capacità discriminative tra un bersaglio ed un artificio di inganno a raggi infrarossi. L'AIM-9L/M può essere sparato in un vasto sviluppo che va dalla velocità minima a Mach 2, senza restrizioni di quota, e tra 1 e 7 g.

L'ultima arma per il combattimento aria-aria che può mettere in campo l'F-14 è il cannone da 20 mm General Electric M61A1 Vulcan (chiamato anche 'Gatling Gun'). Lungo 1.88 m e pesante 120 kg, è posto sul lato sinistro sotto la cabina. Dispone di 678 colpi che può sparare al ritmo di 6'000 al minuto con un sistema di alimentazione privo di connessioni meccaniche. Le sei canne ruotano in senso antiorario. Il fatto che siano sei riduce l'usura ed aiuta a dissipare il calore, permettendo così di aumentare il volume di fuoco. L'allineamento del cannone viene compiuto mediante un sistema laser incorporato e lenti di collimazione applicate alle canne. Il vano del cannone è ventilato con una presa d'aria che si apre automaticamente quando il cannone viene armato, e si richiude dieci secondi dopo.

 

Il raggio d'azione delle armi

Un'ineguagliabile combinazione d'armi

Il mix di armi aria-aria del Tomcat gli permette di ingaggiare qualunque obiettivo a qualunque altitudine da poche centinaia di metri di distanza ad oltre centocinquanta chilometri. Forse il suo rivale più prossimo è il caccia russo MiG-31M, ma questo velivolo è stato visto portare solo i missili a lungo raggio R-37 e quelli a medio raggio R-77- Sembra improbabile che il MiG-31M entri in servizio, lasciando così il Tomcat senza rivali come intercettore a lungo raggio.

AIM-54C Phoenix 463 kg 150 km
AIM-7M Sparrow 230 kg 45 km
AIM-9L/M Sidewinder 87 kg 8 km
Cannone M61A1   1.6 km

 

Missile aria-aria a lungo raggio AIM-54 Phoenix

Ciò che conferisce al Tomcat la capacità di neutralizzare obiettivi a grandissima distanza è il missile AIM-54 Phoenix, un sistema d'arma trasportabile solo dall'F-14. Quattro di essi possono essere portati su speciali attacchi sotto la fusoliera, ed altri due sui piloni subalari. Il Phoenix ha un raggio d'azione di 150 km, il che significa un forte fabbisogno di combustibile, uno dei motivi delle sue dimensioni (lunghezza 3.96 m) e del suo peso (463 kg) notevoli. Ognuno costa circa due milioni di dollari. Il missile viene guidato inizialmente dal radar del Tomcat ed acquisisce ed insegue il bersaglio durante la fase intermedia dell'ingaggio. Il radar di bordo del Phoenix viene quindi attivato nella fase conclusiva del lancio. Gli equipaggi del Tomcat chiamano l'AIM-54 'Buffalo' (bisonte), perché è questo cui fa pensare, da come 'carica' non appena si allontana precipitosamente dall'aereo che lo ha rilasciato.

 

Missile aria-aria AIM-7 Sparrow

I missili Raytheon AIM-7 Sparrow costituiscono il principale sistema d'arma a medio raggio (oltre il campo visivo). Fornito dapprima nella versione AIM-7F ed oggi nel modello migliorato AIM-7M, il missile è guidato da un sistema radar semiattivo contenuto nell'ogiva. Esso segue il segnale radar riflesso dal bersaglio, eco di quello inviato dal radar dell'aereo stesso. Ciò comporta lo svantaggio che il Tomcat deve continuamente illuminare l'obiettivo, e questo aumenta il rischio di una risposta nemica.

 

Missile aria-aria AIM-9 Sidewinder

L'AIM-9 Sidewinder è impegnato nel combattimento a corto raggio. Il missile con testa autocercante a raggi infrarossi rileva le radiazioni termiche degli aerei avversari: quelle dei gas di scarico ad alta temperatura emessi dai motori, ed anche quelle dovute al riscaldamento cinetico sul bordo d'attacco dell'ala e degli impennaggi. Il missile è sospeso ad una rotaia di un pilone subalare inclinato verso l'esterno e fissato alla porzione fissa di ciascuna semiala. Il pilone principale subalare porta un singolo missile Sparrow o Phoenix, ed anche un Sidewinder, su un'apposita rotaia laterale.

 

Cannone Vulcan

Il Tomcat monta l'arma a tiro rapido standard degli aerei americani: il cannone a canne rotanti General Electric M61A-1 Vulcan da 20 mm con una cadenza di tiro di 4'000 o 6'000 colpi al minuti. Installato sul lato inferiore sinistro del muso, viene alimentato da un caricatore cilindrico con una capacità di 675 colpi.

 

Prese d'aria

Per soddisfare le esigenze del volo a velocità superiori a Mach 2 sono state progettate prese d'aria di ampia sezione e di complessa geometria. Le prese hanno bordi a spigolo vivo e sono internamente a geometria variabile tramite pareti mobili poste sulla parte superiore delle prese. A velocità supersoniche queste superfici controllano la portata d'aria aspirata e la decelerano, precomprimendola tramite una serie di onde d'urto, prima che essa incontri i primi stadi del compressore assiale.

 

Disegno e struttura alare a geometria variabile

Nel cuore del Tomcat si trova l'imponente struttura di sostegno dell'ala, che abbraccia tutta la parte centrale dell'aereo, terminando da ogni lato con una grande cerniera ove si inserisce la struttura delle semiali. Il gruppo portante è un monoblocco largo circa 6.70 m e formato da travi di lega di titanio Ti-61AI-4V assemblate con saldatura a fascio elettronico. La parte centrale della fusoliera è leggermente svasata per ridurne la sezione maestra, e quindi la resistenza aerodinamica (regola delle aeree). La parte fissa dell'ala, detta 'guanto', ha la forma di un carapace romboidale con i bordi posteriori dotati di piastre di raccordo per mantenere un conformazione aerodinamicamente pulita.

 

Superfici aerodinamiche di controllo

Per assicurare il controllo del volo a bassa velocità, l'ala è dotata di alule (slat) su tutto il bordo d'entrata e di ipersostentatori (flap) sul bordo si uscita, che vengono estratti al decollo ed all'atterraggio. I flap sono formati da tre sezioni (la più interna può essere usata solo quando l'ala è a freccia minima). Tutte le superfici sono completamente estratte in avvicinamento alla portaerei, dando all'aereo un aspetto che gli è valso il nomignolo di 'Turkey' (tacchino). I terminali alari portano le convenzionali luci di navigazione (rossa a sinistra, verde a destra), ed inoltre vi sono le luci a strisce a basso voltaggio, per il volo in formazione.

 

Ugelli dei motori

La turboventola Pratt & Whitney TF30-P414 è dotata di un ugello a geometria variabile a flabelli multipli che sporge completamente dalla fusoliera. Ognuno degli ugelli cambia forma durante i vari regimi di funzionamento, coinvolgendo la geometria della fusoliera.

 

Contromisure elettroniche

La protezione globale per opporsi ai sistemi d'arma nemici comprende sia le contromisure elettroniche (ECM) sia quelle meccaniche. La segnalazione passiva dei radar nemici è garantita dall'apparato ricevente AN/APR-45, che attiva il sistema di inganno e disturbo AN/ALQ-126. Il ricevitore di allarme radar ha due antenne in coda rivolte all'indietro. L'apparato AN/ALR-45(V) è un segnalatore digitale di minaccia. Gli emettitori dei segnali di disturbo sono montati in cima alle derive ed anche in un alloggiamento carenato posto sotto il muso del velivolo, applicato sotto l'apparato TCS (Television Camera System) nei velivoli così allestiti. Un'altra antenna trasmittente di ECM, che opera su una diversa banda di frequenze, rispetto a quella delle emittenti poste sulle derive, è sistemata nel cono di coda. Le contromisure di tipo meccanico sono integrate nella parte inferiore della fusoliera posteriore sotto forma di un apparato AN/ALE-39, contenitore-bruciatore di laminette metalliche antiradar (chaff) e di artifizi pirotecnici (flare).

 

Parte posteriore della fusoliera

La fusoliera è rastremata posteriormente in modo tale da risultare soltanto una struttura di collegamento posta tra le gondole dei motori. A questa struttura sono collegati gli aerofreni superiore ed inferiore, azionati da martinetti idraulici. Il secondo reca un incavo per non interferire con il gancio di arresto, che è incernierato sotto il tronco posteriore di fusoliera. Una qualche idea della resistenza meccanica che deve possedere il meccanismo di arresto si ricava dalla constatazione che esso deve fermare le 23.5 t del Tomcat mentre apponta sulla portaerei a 185 km/h, in poco più di 30 m. Nell'estremità posteriore della fusoliera è posto il condotto per lo scarico rapido del combustibile; inoltre si trova un'antenna di trasmissione ECM.