27° Rally 111'

 

Tris di Longhi al 111 Minuti

Dopo un grande inizio Pozzi capotta e dà il via libera al pilota borgomanerese che centra la vittoria per la terza volta in carriera

San Maurizio d'Opaglio - Confermando il pronostico della vigilia che lo vedeva favorito, Piero Longhi, coadiuvato da Massimo Leonardi, su Renault Clio Super 1'600 ha vinto il 27° Rally 111 Minuti - 15° Rally del Rubinetto.
E questa è la terza vittoria consecutiva dell'equipaggio novarese al 111 Minuti: «È la corsa di casa e ci tengo molto, - ha commentato Longhi all'arrivo - ci sono tanti amici e tifosi che vogliono che faccia questa gara e quindi la faccio volentieri. Questa volta ho trovato un Pozzi molto determinato. È stato un grande avversario, mi dispiace veramente che sia uscito di strada, perchè uno che fa due corse all'anno e marcia con quel ritmo, merita i complimenti!».
Ma anche Longhi ha rischiato seriamente di non vedere il traguardo: «Sì, nella penultima prova speciale di Locarno, nel tratto in discesa da quinta marcia, abbiamo trovato una curva cosparsa di sabbia e foglie (opera di qualche balordo) e per un attimo ho perso il controllo della macchina, ed è stata una vera fortuna se non sono uscito di strada».
Infatti questa è l'unica prova sfuggita al bottino del borgomanerese e che è andata all'ossolano Riedmann.
Grande battaglia alle spalle dei vincitori col sorprendente valdostano Elwis Chentre su Peugeot 306 che, questa volta, non ha sbagliato nulla ed ha concluso al secondo posto a 39"7 s.
Il terzo gradino del podio è così andato ad Andrea Saglio, al debutto con la Renault Clio Super 1'600, a 1'17"6. Qualche problema di assetto ha messo in difficoltà i vincitori dell'ultimo Ossolane, Canella - Gria, che hanno comunque contenuto il coriaceo Davide Riedmann, quinto assoluto. Subito dietro, Giudici, passato brillantemente a Clio, e Nicolini, in forma smagliante, mentre ottavo assoluto è stato il cossatese Alex Bocchio, vincitore del gruppo "N" delle vetture di serie.

La gara è iniziata con un grosso exploit di Francesco Pozzi, in coppia con Emanuele Curto, che, con la Fiat Punto Super 1'600, ha realizzato il miglior tempo a Sovazza, nella prova d'apertura di sabato sera. Sull'affollatissima prova del Mottarone il pilota di Pogno assetato di successo, nonostante sia a corto di allenamento, è partito subito all'attacco senza alzare il piede all'acceleratore fino alla bandiera a scacchi, primeggiando per 0"4 s sull'autorevole Piero Longhi. Il borgomanerese, abituato alle vetture a trazione integrale, ha probabilmente avuto qualche incertezza nell'adattarsi alla vettura a due ruote motrici e Pozzi non ha concesso spazio alle esitazioni e ha costretto il Pierino nazionale al ruolo di inseguitore. Un ruolo al quale Longhi non ha voluto cercare di abituarsi e, prima di mettere radici, all'alba di domenica ha decretato subito una dura battaglia.
La prima prova della giornata era quella di Valverde, coi suoi 13 km la più lunga di tutte, e quindi la più importante nell'economia generale della gara.
Nonostante il fondo viscido e sporco, che ha creato problemi a diversi concorrenti, Piero Longhi ha suonato la carica e, come un razzo, ha rifilato 6"1 a Francesco Pozzi, ribaltando la classifica.

Nella successiva a Locarno (5 km) ha allungato di 1"5, poi ad Arola (12 km) ha portato il suo vantaggio complessivo a 10"9.

Un vantaggio troppo ampio da recuperare ad un pilota come Longhi. Questo Pozzi lo sapeva, ma probabilmente il secondo posto non lo soddisfaceva e ha fatto l'impossibile per recuperare, ma, verso la fine prova a Valverde, la sua Fiat Punto è arrivata lunga ed è finita cappottando giù verso una china. Longhi non ha avuto più problemi e ha potuto iniziare ad amministrare.
Una gara dura e selettiva con 85 equipaggi al traguardo su 127 partiti. Tra i ritirati subito Lele Bestetti (Renault Clio) volato  fuori contro un palo a fine di Sovazza sabato sera, con sospensione della prova per soccorrere la navigatrice Emilia Cugliandro con lieve trauma toracico

Eraldo Guglielmetti

 

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